La storia dell’azienda Apple

I fondatori di Apple sono Steve Wozniak, Steve Jobs e Ronald Wayne.

Il primo progetto realizzato

Steve Jobs e Steve Wozniak si sono conosciuti ai tempi della scuola, condividendo la passione per l’elettronica.

Il primo progetto a cui lavorarono insieme i due ragazzi fu la “Blue Boxe”, ovvero un dispositivo che consentiva di effettuare chiamate in modo completamente gratuito.

Mentre Woz era impegnato nella progettazione di questo dispositivo, Jobs si occupava della sua commercializzazione, riuscendo a venderlo a un buon numero di persone.

Circa nel 1975 Jobs e Woz incominciarono la realizzazione del progetto del primo computer, quasi esclusivamente sulla carta, dato che i processori allora sul mercato avevano un costo di circa 170 dollari, troppo alto per le loro possibilità.

Un anno più tardi venne commercializzato il chip 6502 ad un modico prezzo di 25 dollari, che permise a Woz di acquistarlo e iniziare ad adattare i suoi progetti cartacei per la realizzazione di un vero e proprio computer.

Nel 1976 il primo computer, chiamato Apple I venne terminato da Woz e, come si verificò per il dispositivo Blue Boxe, Jobs si occupò della sua commercializzazione.

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Presso l’azienda HP, Woz aveva un contratto che lo obbligava a presentare tutte le sue invenzioni in primis ad essa.

Così, Jobs e Woz presentarono all’azienda il loro primo computer progettato ma la società lo respinse, non credendo nell’utilità del progetto.

Jobs e Woz reagirono fondando il primo Aprile del 1976 la “Apple Computer Co.” insieme a Ronald Wayne. La società come logo aveva la figura rappresentante Newton.

Jobs non si arrese e continuò a presentare il progetto Apple I in cerca di acquirenti e riuscì ad ottenere un contratto, con un negozio che vendeva computer, per la vendita di 50 esemplari per un importo uguale a 500 euro l’uno.

Tale contratto però prevedeva la vendita del prodotto totalmente assemblato, così i tre soci dovettero procedere al montaggio di tutti gli esemplari e, non avendo una fabbrica e né i soldi per avviarne una, furono costretti a procedere al montaggio nel garage della famiglia Jobs, per evitare di perdere l’affare.

Il pregio di Apple I era quello di essere molto semplice ma potente, Woz era riuscito a progettarlo con molti meno elementi rispetto a gli altri sul mercato e per questo era anche il più economico.

Il progetto Apple I era stato creato con molte limitazioni economiche, ma grazie alla vendita dei 50 computer portata a termine, Woz aveva molte più risorse per lavorare al progetto di Apple II.

La progettazione di Apple II però si rivelò molto più costosa del budget iniziale e Jobs chiese a Wayne di impegnarsi economicamente per il progetto. Wayne però si rifiutò e abbandonò l’azienda.

A questo punto Jobs si mette alla ricerca di nuovi finanziatori e trova Mike Markkula che investe 250 mila dollari nella Apple Computer.

L’Apple II conteneva molte innovazioni rispetto all’Apple I, era in grado di visualizzare la grafica e di utilizzare i colori, ed era dotato di una tastiera.

Prima della messa in commercio dell’Apple II Jobs volle fortemente cambiare il logo della società, reputando la figura con Newton troppo complicata e poco impattante, così venne ideato il logo della mela morsa, allora però non grigia ma colorata come un arcobaleno.

L’Apple II venne presentato al mercato nel 1977, questo momento si ritiene che ha segnato l’inizio dell’era dei Personal Computer.

L’era dei Personal Computer

Gli anni ’80 furono molto importanti per Apple, che emerse nel mercato dei Personal Computer.

Data la rapida crescita del settore furono molte le aziende che iniziarono a produrre e vendere PC, compresa la gigante IBM.

Intanto la società della Apple perse un altro dei suoi fondatori, Steve Wozniak abbandonò la società nel 1981 a causa di un incidente con un aereo privato.

Apple II era molto utilizzato tra le aziende di piccole dimensioni, ma la società di Jobs decise si lavorare a un nuovo progetto per assicurarsi un mercato più ampio, a per riuscire in questo intento impose ai progettisti la produzione di un nuovo computer in tempi rapidi e con una pressione molto alta.

Così venne progettato l’Apple III, di cui non erano soddisfatti neanche i creatori, che avevano dovuto crearlo con limitazioni di tempo e scelte aziendali.

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L’errore più grave che venne fatto nella progettazione di Apple III fu quello di non prevedere una ventola per il raffreddamento, ritenuta non piacevole esteticamente da Jobs.

Apple III si rivelò un disastro, troppo costoso e poco performante.

La società si quotò in borsa e nonostante il fallimento di Apple III, il suo titolo vide crescere il suo valore del 1700% in un solo anno, diventando la società con una più rapida crescita a livello globale.

Nel 1983 arriva alla Apple John Sculley, al quale Jobs propose il posto di CEO.

Jobs, visitando lo Xerox PARC ha la possibilità di osservare il sistema Alto noto come Xerox Alto, grazie a questa esperienza capisce che i computer che si sarebbero venduti nell’immediato futuro sarebbero stati completamente diversi e rivoluzionari: più semplici da usare e più interessanti per la maggior parte della popolazione.

Così, la Apple decide di dedicarsi alla progettazione di una nuova tipologia di computer: i progetti Lisa e Macintosh.

Lisa venne commercializzato nel 1983 e aveva un costo di circa 10 mila euro, prodotto troppo all’avanguardia e troppo costoso per quei tempi.

Lisa fu un altro fallimento e il progetto venne abbandonato tre anni più tardi.

Steve Jobs iniziò così a lavorare al Macintosh, inizialmente ideato come versione economica del Lisa.

L’Apple Macintosh venne lanciato sul mercato nel 1984, attraverso uno spot chiamato “1984”, messo in onda durante il popolarissimo SuperBowl:

Il Macintosh viene messo in vendita a poco meno di 2.500 dollari, tale prodotto viene ancora oggi considerato la base dei computer moderni.

Il Macintosh fu la chiave del successo della Apple, anche se non ebbe un grande successo a livello di vendite.

La Apple venne molto penalizzata dall’uscita di Windows della Microsoft # La storia di Microsoft # che anche se meno avanzato godeva del vantaggio della diffusione. Dalla uscita di Windows la Apple, nel mondo dei PC, perse sempre più quote di mercato.

L’inizio della crisi

Durante il 1985, all’interno della Apple iniziano a svilupparsi contrasti tra Steve Jobs e Sculley.

Le loro controversie erano dovute al fatto che Jobs considerava incompetente Sculley e quest’ultimo considerava il fondatore di Apple un pericolo per l’integrità della società stessa.

Questo conflitto arrivò al suo apice a maggio dell’85 quando Sculley toglie tutte le responsabilità operative a Steve Jobs, rendendolo ininfluente per la società.

Così il fondatore di Apple # Libro – Steve Jobs di Walter Isaacson # il 17 settembre del 1985 prende la decisione di abbandonare la società da lui creata e nutrita. Da questo momento in poi Apple sarà protagonista di anni di profonda crisi.

L’errore più importante fatto in questi anni da Sculley, fu quello di concedere a Microsoft l’utilizzo degli elementi grafici dell’interfaccia del Macintosh, in cambio dell’impegno di Microsoft di produrre Word ed Excel per il Mac.

Tutt’oggi la Microsoft utilizza alcuni elementi e funzioni del Mac.

Lasciata la Apple, Steve Jobs fonda la NeXT Computer che poco tempo dopo, non riuscendo ad acquisire abbastanza quote di mercato, si avviò verso la chiusura.

Contemporaneamente Apple era in profonda crisi e con nessuna idea da progettare.

Fu così che nel 1996 il consiglio di amministrazione di Apple decise di acquisire la NeXT Computer per ben 400 milioni di dollari, così da poter utilizzare il sistema operativo sviluppato dalla società per i Macintosh futuri.

Il 16 settembre 1996 Steve Jobs diventa CEO con un compenso simbolico di un dollaro all’anno e in pochi mesi riesce a far risorgere la società Apple, lanciando progetti di successo come liMac.

Mossa strategica fu anche quella di cambiare il colore del logo della mela morsa da arcobaleno alla semplice mela bianca, più elegante.

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I progetti più d successo furono l’iPod, l’iPhone e l’iPadNel 2001 viene aperto il primo Apple Store, che presto di diffuse in quasi tutto il globo.

L’addio a Steve Jobs

Nel 2011 a causa di una grave malattia Steve Jobs scompare. Il fondatore di Apple aveva lasciato due mesi prima il suo posto di CEO al COO Tim Cook.

La morte di Steve Jobs colpì tutto il mondo che lo ricorda ancora oggi come un uomo visionario che, con il suo ingegno, è stato capace di influenzare le nostre vite in modo indelebile.

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