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L’IMPORTANZA DEL MVPMinimum Viable Product è il prodotto minimo funzionante, utilizzato per raccogliere i feedback dei primi consumatori, prima di continuare lo sviluppo del prodotto.... Leggi PER UNA START UP
Cos’è l’MVP
Con la sigla MVP si intende il Minimum Viable Product, cioè il prodotto non ancora perfezionato ma completo in tutte le sue componenti base.
L’MVP è quindi il prodotto o il servizio già usufruibile ma non perfezionato.
Il minimum viable product spesso consiste in una web app, mobile app o in sito web; questo viene lanciato con tutte le sue funzioni, ma non è il prodotto definitivo. Qual è il vantaggio? Creando un prodotto perfettamente funzionante i costi e i tempi di progettazione sono decisamente inferiori, a quelli che richiederebbe il prodotto finito!
Il risparmio di tempo e denaro aiuta le start up che spesso non hanno budgetDocumento amministrativo elaborato in base ai piani aziendali futuri che racchiude le attività necessarie per arrrivare all'obiettivo prestabilito... Leggi elevati.
L’MVP è un minimo investimento per un grande tornaconto: l’aiuto dei consumatori stessi per perfezionare il prodotto.
Perché è utile l’MVP
Il Minimum Viable Product, cioè il prodotto minimo è fondamentale per avere dei feedback diretti dai futuri consumatori che usufruiranno di quel prodotto o servizio.
Per creare questa “bozza” di prodotto le imprese sfruttano risorse minime: non solo c’è poco dispendio di denaro ma si cerca anche di realizzare l’MVP nel minor tempo possibile.
La creazione di un primo prodotto minimo, mirata ad un determinato pubblico di consumatori, e fa in modo che si possa testare praticamente il prodotto, per capire se quel prodotto avrà o no successo sul mercato di riferimento.
È importante mettere sul mercato l’MVP e testarlo perché uno dei grandi rischi, che corrono gli imprenditori di nuove start up, è che il prodotto o il servizio finito resti invenduto, causando così il fallimento dell’impresa stessa; l’MVP ha il compito di limitare questo scenario.
Quando si lancia un MVP sul mercato, si deve essere disposti a cambiare rotta qualora il test non soddisfi a pieno le richieste di chi usufruirà di quel prodotto o servizio, l’elasticità mentale è un requisito imprescindibile per coloro che creano start-up di successo!
L’MVP può essere un prodotto non del tutto rifinito, come una piattaforma senza il design finito, ma che abbia tutte le funzioni minime necessarie per sperimentare il funzionamento di quello che sarà il prodotto finale.
Quando lanciare sul mercato l’MVP
Il momento giusto per lanciare l’MVP sul mercato è il famoso “prima possibile”!
Prima il prodotto viene testato prima sarà possibile perfezionarlo e buttarlo sul mercato.
L’ MVP può essere sviluppato anche in poche settimane, in modo che si apprenda in pochissimo tempo ciò che l’utente/cliente desidera.
Una volta ricevuti i feedback il prodotto finito può anche tardare, ma una volta sviluppato sarà all’altezza delle aspettative dei consumatori.
Esempi di MVP
I due esempi più eclatanti di MVP sono quello di Dropbox # la storia di Dropbox # e Airbnb # la storia di Airbnb #.
Dropbox: una volta creata la piattaforma i founder di Dropbox hanno realizzato un video della durata di circa 3 minuti, in cui venivano spiegate tutte le potenzialità e funzionalità di Dropbox, che nonostante fosse pronta non era ancora attiva. Il video cominciò a girare nella rete e nel giro di una giornata gli utenti passarono da 5.000 a 75.000.
Airbnb: i founder di Airbnb hanno testato il loro prodotto ancora prima di costituire la start up. I giovani visionari imprenditori, infatti, misero a disposizione i loro loft come bed and breakfast, durante un importante evento nella città in cui vivevano. Ascoltarono attentamente i suggerimenti dei loro primi ospiti-utenti.
Dopo quest’episodio cominciarono a sviluppare la piattaforma, scoprendo che le persone spesso preferivano essere ospitati in una casa piuttosto che in un albergo.
Questi sono due esempi eclatanti di start-up diventate leader nel loro settore di riferimento.
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